Tartellette autunnali

Cucinato da Barbara
Ancora il forum della Cucina Italiana, questa volta con una ricetta presentata da Porzia Losacco e da Maria Luisa Trapanotto, che ora potete leggere nel suo bel blog Uovazuccheroefarina


Per preparare queste tartellette autunnali vi occorreranno:
Pasta brisée: 1kg di farina 00, 500g di burro, 250g acqua fredda, sale
Farce: panna fresca 250g, zucchine cotte a vapore 170g, peperone rosso 150g, spinaci cotti e strizzati 120g, funghi trifolati 150g, 4 uova, parmigiano grattugiato, scalogno, olio, sale, pepe nero.

Preparare la pasta brisée con gli ingredienti indicati; lavorarla rapidamente poi avvolgerla in poca pellicola e porla in frigo a riposare per almeno 30'.

Prepare le farce:
* tagliare a pezzi la falda di peperone, che dovrà essere privata di semi e membrane interne quindi stufarla in un filo d'olio assieme allo scalogno e a poca acqua;
* frullare separatamente: le zucchine, gli spinaci, la falda di peperone ed i funghi, ognuno insieme a 50g di panna (salvo ai funghi, che andranno frullati con 100g di panna), un uovo intero, una cucchiaiata di parmigiano, sale, pepe; trasferire le farce in ciotole diverse e tenerle da parte

Tirate la pasta brisée in sfoglia di mm 3 di spessore. Ritagliare 48 ovali con i quali si rivestiranno completamente altrettanti stampini per tartellette, a bordo scanalato e antiaderenti (i miei erano a forma di foglia).

Distribuire in 12 stampini la farcia alle zucchine; in altri 12 quella agli spinaci; in un'altra dozzina quella al peperone e, negli ultimi 12 rimasti, quella ai funghi. Sistemare tutti gli stampini su una placca e passarli in forno a 190° per 12' circa.

A cottura avvenuta, sfornare, lasciare riposare una decina di minuti le tartellette, quindi sformarle con molta delicatezza perché sono friabili e si rompono facilmente, sistemarle su uno o più vassoi e servirle con una guarnizione a piacere.

Si gustano fredde. Si possono preparare anche con un giorno d'anticipo, ma vanno conservate in un luogo fresco, asciutto e ben aerato, fino al momento di servirle.

Pronti in tavola!

Montalatte SM 9684 Severin

Cucinato da Barbara
Continua il progetto #loveseverin, grazie al quale ho avuto occasione di testare il bellissimo Montalatte SM 9684.

L'SM 9684 è un'unità ben progettata  che vanta alcune caratteristiche impressionanti e dovrebbe consentire anche al più fanatico degli amanti del caffè di preparare la schiuma perfetta. Utilizza anche un particolare tipo di sistema di riscaldamento che assicura al latte l’impossibilità di bruciarsi.

Misurando solo 15 centimetri per 15,2 per 21, l’SM 9684 ha un ingombro molto compatto ed è in grado di adattarsi anche al più affollato dei piani da cucina. Viene fornito con due testine facilmente intercambiabili che sono progettate per mescolare o montare il latte. Questo rende lo SM 9684 ideale per quelle occasioni in cui si desidera utilizzarlo per riscaldare solo il latte per realizzare ad esempio una cioccolata calda. Dispone inoltre di una sezione intorno alla parte posteriore del dispositivo, che può alloggiare le due testine, assicurandosi quindi di non perderle.

Incluso con l'unità c’è la tazza in acciaio inossidabile in cui viene preparato il latte ed un coperchio pratico che si installa sulla tazza per impedire che il latte possa fuoriuscire mentre la macchina è in funzione. La tazza in sé e il coperchio sono lavabili in lavastoviglie e rendono  la pulizia della macchina un gioco da ragazzi. Questa è una considerazione molto importante perché, dopo tutto, chi vuole usare una macchina per fare il caffè che si impiegherà molto tempo a pulire?

Come usare il cappuccinatore SM 9684
L'SM 9684 dispone di alcune opzioni in più rispetto a un cappuccinatore 'standard', dando più controllo sulla qualità della bevanda che vi aiuterà a produrre. Sul fronte del dispositivo c’è un grande pulsante da spingere che commuta il dispositivo. Avvolto intorno a questo pulsante c’è un quadrante da girare che permette di selezionare la temperatura del latte. Si va dalla preparazione del latte 'freddo' a 'caldo' e 60° C nel mezzo.

Preparare e montare il latte freddo è una caratteristica comune a vari cappuccinatori, ma la selezione del livello di temperatura non lo è.  L'ho particolarmente apprezzato perché alcuni cappuccinatori possono preparare il latte che è un po’ “troppo freddo” per i nostri gusti. Regolare quindi la temperatura vi permetterà di preparare la schiuma di latte perfetta per soddisfare le preferenze di ognuno.

Intorno al tasto principale si trova anche un indicatore luminoso. Questa luce insieme ad una serie di segnali acustici ti consente di sapere quello che la macchina sta facendo e quando ha preparato una schiuma perfetta per il tuo caffè.

Collegando l'unità si vede la spia accendersi e lampeggiare e viene emesso un Bip. Questo fa si che l'unità sia in modalità stand by e avvisa che è il cappuccinatore è pronto per iniziare a lavorare. Un robusto, rimovibile boccale in acciaio inox si inserisce nella parte superiore della macchina ed è dove si versa il latte per il riscaldamento. All'interno della tazza ci sono due tacche che sono gli indicatori di linea di riempimento e sono in rilievo. La prima linea segna 350ml ed è la linea di riempimento massimo per schiumare il latte. Una quantità eccessiva potrebbe causare una fuoriuscita del latte. La seconda linea di riempimento è contrassegnata come 700ml ed è la massima quantità di latte da utilizzare se lo volete solo riscaldare.

 Una volta che la tazza è stata riempita è possibile posizionare il coperchio in dotazione sopra le righe e iniziare a preparare la schiuma e / o riscaldare la bevanda premendo il pulsante di accensione. L'unità emette due segnali acustici e iniziare a mescolare / schiumare e riscaldare il latte. Una volta che la temperatura desiderata è stata raggiunta o il ciclo di formazione di schiuma è completo il dispositivo si ferma e un segnale acustico viene emesso più volte, oltre che la spia comincia a lampeggiare la spia per farvi sapere che il latte è pronto. Poi tutto quello che dovete fare è rimuovere il contenitore del latte e gustare un caffè!

Per riscaldare il latte SM 9684 utilizza un sistema ad induzione che significa che non si dovrebbe mai bruciare il latte perché il calore non viene mai applicato direttamente ad esso. Tuttavia, se si vuole fermare il riscaldamento e/o ciclo di schiumatura per qualsiasi motivo è possibile farlo premendo una volta il pulsante di accensione. Questo è particolarmente utile quando si usa la macchina, per la prima volta, perché non si conosce l’equivalenza della temperatura e quindi si vuole provare

Altri usi
Proprio come ogni buon ugello cappuccinatore, è possibile utilizzare la SM 9684 per preparare schiuma di latte freddo, latte caldo schiumato e latte caldo. Ciò lo rende ideale per preparare qualsiasi cosa, da cioccolata calda alla schiuma per dessert. Si può anche preparare una schiuma molto più densa formando la schiuma di latte su un ciclo a freddo e quindi facendo un nuovo ciclo a caldo. Piuttosto sorprendentemente Severin consiglia di utilizzare il latte UHT magro a causa del suo alto contenuto proteico che può produrre una schiuma molto più ricca.

Cosa penso del Montalatte Severin  SM 9684
Sono stata seriamente colpita dalla SM 9684. Racchiude tutte le grandi caratteristiche di un buon montalatte in una sola unità: è facile da usare (impossibile bruciare il latte!), può essere personalizzato in base alle proprie preferenze, è facile da pulire ed è anche molto elegante. Viene fornito con un prezzo leggermente più alto rispetto a molti altri cappuccinatori automatici, ma dati i vantaggi aggiuntivi che porta penso che l’importo sia ben giustificato e credo vi sarà difficile trovare un cappuccinatore migliore di questo!

Caponatina piccante con riso nero alla maggiorana

Cucinato da Barbara
Per chiudere in bellezza questa splendida estate, niente di meglio che questo riso con verdure di stagione soprattutto se... non serve fare la spesa! Buzzoole Incuriositi? Leggete il post e troverete le risposte! #quomi  #incucinaconquomi


Per realizzare la caponatina piccante con riso nero alla maggiorana vi occorreranno:
150g di riso nerone
1 peperone
1 melanzana
2 zucchine medie
1 pomodoro
1 cipolla ramata
qb di peperoncino in polvere secco
4 cucchiai di olio extravergine d'oliva
1 cucchiaino di maggiorana
1 cucchiaino di capperi sotto sale
aceto di vino bianco
sale

Cominciate con il cuocere il riso in acqua bollente salata per 40 minuti, dopo averlo lasciato a bagno per una mezz'ora in acqua fredda. Scolatelo e conditelo subito con olio extravergine e maggiorana, lasciandolo quindi raffreddare.
Preparate la caponatina tagliando tutte le verdure a pezzetti.
In una larga padella mettete a scaldare l'olio, unite il peperoncino, i capperi risciacquati e, in ordine, le cipolle, le melenzane e via via tutte le altre verdure. Salare e dopo dieci minuti aggiungere un paio di cucchiai di aceto. Portare a cottura a fiamma bassa.
Servire quindi il riso nero profumato alla maggiorana con la caponatina di verdure.

Vi dicevo all'inizio del post che per questa ricetta non ho dovuto fare la spesa. A portarmi direttamente a casa gli ingredienti necessari insieme alle ricette (oltre al riso nero alla maggiorana con caponatine, io ho scelto anche braciole di maiale glassate con peperoni e zucchine) ci ha pensato infatti Quomi!
Quomi.it è un servizio di ricette (e relativi ingredienti) a domicilio.
I passaggi sono semplici: vai sul sito www.quomi.it, scegli i piatti che preferisci entro il venerdì per ricevere la box il martedì successivo direttamente a casa una favolosa box contenente tutti gli ingredienti necessari per prepararli, oppure entro il lunedì per riceverla entro il giovedì successivo.

I punti di forza di Quomi.it sono la qualità e la freschezza degli ingredienti (sostengono la fondazione Slowfood), la filiera corta e quindi i prezzi sono molto contenuti, il successo è garantito dalla semplicità e velocità delle ricette, spedizioni entro 24h (quomi acquista, solo dai migliori fornitori, tutti i prodotti entro il lunedì mattina), rispetto dell’ambiente perché le porzioni sono giuste e lo spreco non è una filosofia ammessa, il servizio si può interrompere in qualsiasi momento (non è un abbonamento).
Quomi.it risolve il problema del frigo sempre vuoto e della monotonia in cucina. Risparmi il tempo della spesa, mangi prodotti deliziosi e puoi provare sempre qualcosa di nuovo!

Che aspettate a provarlo? Quomi vi aspetta!


Branzino in crosta di sale con citronette di pomodorini or Salt-crusted sea bass with cherry tomato citronette

Cucinato da Barbara
Una ricetta pubblicata dal mensile La cucina italiana che non manco di ripetere ogni estate, sempre con compiacimento dei commensali!


Per realizzare questo gustoso branzino in crosta di sale vi occorreranno:
2 kg di sale marino grosso
1 branzino da 1kg eviscerato ma non squamato
200g di pomodorini
30 g di uvetta
il succo di un limone
aglio, peperoncino fresco, salvia, rosmarino, timo, basilico
olio extravergine d'oliva e sale fino

Cominciate con il mescolare il sale grosso con un trito salvia, rosmarino e timo e poi versatene una parte su una pirofila o sulla teglia del forno.

Appoggiatevi il branzino e ricopritelo con il resto del sale e delle erbe poi infornatelo a 200°C per 40 minuti.

Mentre il branzino cuoce preparate il condimento.

Sciacquate l'uvetta in acqua tiepida poi mettetela in ammollo nel succo di limone.

Tagliate in piccola dadolata i pomodorini, poi unite il peperoncino fresco, un trito di aglio e basilico, 4 cucchiai d'olio e l'uvetta ammollata con il limone. Condite con poco sale ponete in frigo fino al momento di servite il condimento accanto al branzino, liberato del sale e privato delle lische.

Pasta al sugo di pesce spada

Cucinato da Barbara
Per realizzare questa tipica ricetta siciliana sarebbe necessario usare il finocchietto selvatico di cui, ahimè, non dispongo, mi perdoneranno quindi i puristi se questa è una pasta al sugo di pesce spada... come al solito barbarizzata!



Per realizzare la ricetta della pasta al sugo di pesce spada per due persone vi occorreranno:
160g di spaghetti o altro formato di pasta a vostra scelta
250g di pesce spada spellato e tagliato in piccola dadolata
2 pomodori pelati tagliati a pezzetti
1/2 bicchiere di vino bianco secco
olio extravergine d'oliva
sale
un mazzetto di prezzemolo
uno spicchio di aglio a cui è stata tolta... l'anima!

Mentre l'acqua salata raggiunge il necessario grado d'ebollizione per cuocere la pasta, preparate il sugo.

Rosolate nell'olio extravergine d'oliva un trito di aglio e prezzemolo e aggiungete il pesce spada, aggiungendo dopo pochi istanti il vino bianco, da far sfumare.

Aggiungete quindi i pomodori pelati, salate e portate a cottura.

Condite la pasta con l'intingolo e... pronti in tavola!

#Loveseverin Estrattore di succhi 3569

Cucinato da Barbara
Da quando sono cominciati ad uscire gli estrattori di succhi, ho desiderato di averne uno e finalmente grazie alla campagna #Loveseverin ho avuto l'occasione per recensirlo.

L'estrattore di succo Severin, rispetto ad una centrifuga, ha una procedura più lenta, ad evitare il surriscaldamento e la conseguente perdita di principi nutritivi dei prodotti. Questo in particolare, grazie ad un accessorio in dotazione, consente anche la preparazione di deliziosi sorbetti.



Facile e molto intuitivo il montaggio, grazie anche alle "freccette indicative" che indicano la corretta esecuzione, comunque dettagliatamente spiegato nell'allegato libretto di istruzioni, l'Estrattore di succhi Severin 3569 è robusto e solido, con la base frontale in acciaio e comodi piedini antiscivolo.


Non è affatto ingombrante, con parti realizzate in acciaio inox ed alcune in plastica, BPA free, ossia senza Bisfenolo A (una plastica associata a cibi e bevande sulla quale sussistono rischi di salubrità che, appunto, non si trova nei prodotti Severin).


Pratico ed efficiente, consente ottime performances in termini di durabilità ed igiene.

Il motore di 150Watt a velocità ridotta (circa 45 giri al minuto) e l'assenza di lame, mantengono inalterati i sapori ed i principi nutritivi di frutta e verdura dalla quale desideriamo estrarre il succo.


Semplicissimo da utilizzare, basta ridurre in piccoli pezzi i prodotti e introdurli nel pressatore, dopo aver posizionato i boccali in dotazione alle due uscite per la polpa di scarto e per il succo.

Una sola mela di media grandezza mi ha permesso di avere 110g di ottimo succo, mentre ho notato che i residui sono risultati molto secchi, praticamente privati di ogni succo contenuto al loro interno in origine, garanzia di ottima qualità del prodotto.

Burger vegetali

Cucinato da Barbara
Dopo aver realizzato i miei primi burger vegetali, ci ho preso gusto, eccovi quindi altra versione, sempre a base vegetale, ma con ortaggi decisamente meno invernali!



Per realizzare questi burger vegetali vi occorreranno:
500g patate
200g punte di asparagi
100g di piselli lessati
100g di fagiolini lessati e tagliati a pezzetti
cipolla in polvere
aglio in polvere
pepe bianco
olio extravergine d'oliva
sale
1 cucchiaio raso di farina di mais

Lessate le patate con la buccia in acqua salata. Scolatele, sbucciatele e schiacciatele grossolanamente con una forchetta. Cuocete al vapore le cimette di asparagi e tritatele grossolanamente.

Tostate la farina di mais e unitela un po' alla volta a tutti gli altri ingredienti, aggiungendo un cucchiaio d'olio all'occorrenza e assaggiate: eventualmente salate, poi preparate dei burger utilizzando l’apposito utensile (oppure a mano, delle grosse polpette schiacciate).Cuocete i burger in una larga padella con poco olio, girandoli dopo due minuti di cottura e facendoli cuocere altri due minuti (serve solo a fare una leggera crosticina, tutti gli ingredienti sono già cotti).Serviteli accompagnati da una fresca insalata di germogli.

Lecca lecca salati or Salted Toffee Coppa Lollipops

Cucinato da Barbara
I miei lecca lecca salati sono veloci da realizzare e, grazie anche alla Coppa Salumificio La Rocca, sono davvero buonissimi!

English version below


Per realizzare questi deliziosi lecca lecca salati vi occorreranno:
formaggio caprino fresco
cipolla disidratata in polvere
pepe bianco
Coppa Salumificio La Rocca
un peperone verde
sticks salati

Mescolare del formaggio caprino fresco ad una punta di cipolla disidratata. Aggiungere del pepe bianco secondo il proprio gusto e formare delle rondelle o delle palline.

Tagliare la coppa in fettine sottili e poi in piccola dadolata.

Tagliare il peperone in piccola dadolata.

Rotolare le rondelle di formaggio caprino nella coppa e poi nei peperoni premendo perchè aderiscano e tenerli al fresco fino al momento di servire.

Infilzare ogni rondella di formaggio con un bastoncino salato e portare in tavola!

Il Gambero Rosso ha premiato nella sua Guida Grandi Salumi del 2013 la Coppa Salumificio La Rocca con il riconoscimento dell'eccellenza, le tre fette, con un punteggio 90-95 centesimi, che significa grande impatto gustativo e aromatico. E' stata l'unica coppa ad avere questo riconoscimento!

La Coppa Salumificio La Rocca è un salume pregiato, tipico del piacentino, la cui origine è legata alla tradizione familiare tramandatasi nelle cascine della pianura, dove questo salume era considerato come uno dei prodotti più di valore, da destinare al consumo nei giorni di festa e per omaggi di particolare rilievo.

La caratteristica della Coppa del Salumificio La Rocca è la sua dolcezza, che richiede una percentuale di sale limitata e l'uso sapiente delle spezie che non devono sovrastare il profumo del salume stagionato.

E' prodotta con carne proveniente dal collo di maiali maturi cresciuti in allevamenti dell'Emilia Romagna e Lombardia con i metodi previsti per il suino pesante padano.

La ricetta partecipa al contest Fantasia in cucina con i salumi La Rocca.

Salty lollipops
Ingredients
Fresh goat cheese
Dried onion powder
White pepper
Coppa ham
Green pepper
Salted sticks

Instructions
Mix fresh goat cheese with a pinch of dried onion powder. Add white pepper to taste and form into rounds or balls.
Cut the coppa ham into thin slices, then into small cubes.
Cut the green pepper into small cubes.
Roll the goat cheese rounds in the coppa ham and then in the green peppers, pressing to adhere. Chill until ready to serve.
Insert each goat cheese round onto a salted stick and serve!


Insalata di quinoa e barbabietola

Cucinato da Barbara
Un'insalata ricca in proteine vegetali e con un tenore di vitamine dato dalla barbabietola, che non viene alterata dalla luce solare, sviluppandosi sotto terra. La ricetta è tratta dal libro Semi, germogli e cereali, che ho trovato davvero molto interessante!


Per realizzarla in una dose adatta a quattro persone, vi occorreranno:
200g di quinoa tricolore
3 piccole barbabietole crude
acetosella o altra misticanza
1 arancia
4 cucchiai di olio extravergine d'oliva
1 cucchaio di senape rustica
sale e pepe
brodo vegetale

Sciacquate la quinoa e cuocetela seguendo le indicazioni riportate sulla confezione, in brodo vegetale.
Pulite le barbabietole, affettatele con una mandolina e poi tagliatele a julienne, facendo attenzione a non macchiarvi.
Preparate la vinagrette con il succo dell'arancia, l'olio, la senape, sale e pepe. Se l'arancia è biologica potete utilizzare anche la buccia grattugiata.
Mescolate la quinoa ormai fredda con gli altri ingredienti dell'insalata, condite con la vinaigrette all'arancia e servite!

#Loveseverin Essiccatore per vegetali

Cucinato da Barbara
Grazie alla campagna #LoveSeverin, per il mese di maggio ho potuto testare un apparecchio davvero molto utile, che sinceramente non avrei acquistato prima di averlo provato personalmente e aver quindi avuto modo di constatarne la grandissima utilità, l'essiccatore per vegetali Severin.



Ad un costo davvero contenuto, con un ridotto consumo (250W, pari al consumo di una lampadina!), decisamente silenzioso, l'Essiccatore per frutta e verdura della Severin è semplicissimo da usare, avendo un unico pulsante per farlo funzionare: acceso/spento. 


Secondo la quantità di cibo da essiccare, è possibile utilizzare una sola delle cinque griglie oppure molteplici fino a cinque griglie alla volta. La distanza fra le griglie di essiccazione può essere regolata in due modi, per mezzo delle linguette spaziatrici incorporate all’anello esterno: per aumentare la distanza fra le griglie, le linguette devono essere poste in linea verticale; l’allineamento in orizzontale delle linguette, invece, riduce la distanza fra le griglie.

Gli alimenti o gli ortaggi da essiccare dovrebbero essere maturi, freschi, sani e puliti. Gli alimenti secchi conservano il loro sapore e il loro valore nutritivo e non perdono il loro contenuto minerale. Dopo l’essiccatura, gli alimenti possono essere conservati facilmente anche per lungo tempo.

Quando essiccate della frutta, eliminate sempre tutto il torsolo, il gambo e il nocciolo (tranne che per le ciliegie). L’utilizzo del succo di limone prima del processo di essiccazione impedirà che si alteri la colorazione del frutto (diventando di colore scuro).


L'unico consiglio che mi sento di poter dare è di osservare il grado di essiccazione (le griglie ed il coperchio sono trasparenti e comunque quest'ultimo si può togliere temporaneamente per meglio valutare) e se vi accorgete che i vegetali posti nelle grate in basso sono più asciutti di quelli in alto (l'essiccatore Severin emette aria tiepida dal basso), scambiate la posizione delle griglie!

Ho inaugurato il mio Essiccatore per vegetali Severin con le fragole, che già avuto modo di gustare nel muesli e che utilizzerò anche per dei muffins alla fragole e come mi è stato suggerito, per infusi e liquori.


Ma la lista delle preparazioni che ho intenzione di fare è davvero lunga... preparato per brodo granulare, farina di baccelli di piselli, preparato per minestrone essiccato, pomodorini essiccati sott'olio, polvere di funghi, farina di zucca, farina di fragole... 

Il tramezzino dell'Alfiere

Cucinato da Barbara
Adoro i salumi e quando sono certa della provenienza italiana delle carni e della loro bontà, come nel caso del Salumificio La Rocca di Castell'Arquato, non li faccio mai mancare sulla mia tavola.


Per preparare questi gustosi tramezzini, avrete bisogno di:
150g fette di pan carrè integrale
100g di salame Alfiere tagliato sottile
50g di pistacchi
150g di foglie di spinaci novelli
pepe nero
burro q.e.

Tostare leggermente le fette del pan carrè e tagliarle in triangoli.
Spalmare da un lato con un velo di burro e comporre i tramezzini con il salame, gli spinaci ed i pistacchi e terminando con una spolvera di pepe.

Chiudere i tramezzini e servire!

I salami del Salumificio La Rocca sono caratterizzati da materie prime sceltissime, dal loro involucro di budello naturale, che con la sua parte grassa rallenta l'essiccazione della carne macinata e questo fatto consente una stagionatura lunga che varia a seconda della pezzatura del salame, pur mantenendo una buona morbidezza dell'impasto ed una buona omogeneità di essiccazione fra l'interno e la parte esterna del salame.

Una particolarità dei salami la Rocca è di contenere poche spezie e poco sale e ciò rende il loro sapore più dolce e delicato, per i palati più raffinati.

La ricetta partecipa al contest Fantasia in cucina con i salumi La Rocca.



Torta salata di spinaci or Easy spinach pie

Cucinato da Barbara
Ho visto la foto della ricetta di una torta salata arrotolata sul mensile Sale e pepe di aprile, ma ho dimenticato la rivista sul treno e non avendo letto ingredienti e preparazione, l'ho dovuta reinventare. Mi sono quindi lasciata ispirare dalla Spanakopita descritta dallo Chef Jean-Michel Carasso nel suo bel libro "La cucina greca", ricetta che potete leggere anche nel suo blog Cucinare Lontano.


Per realizzare questa torta salata di spinaci ho utilizzato:
500g di pasta phillo integrale
1kg di spinaci lavati e mondati dai gambi
2-3 cipollotti 
500g di ricotta
200g di feta
2 uova
olio extravergine d'oliva
sale 

Stufate i cipollotti tritati in poco olio, aggiungete gli spinaci e portate a cottura, salando in ultimo.

Lasciate raffreddare gli spinaci, poi tritateli al coltello e mescolateli alla ricotta, alla feta sbriciolata, aggiungendo anche le uova leggermente sbattute in precedenza.

Prendete quindi un foglio di pasta phillo e spennellateli con un poco d'olio extravergine d'oliva,  capovolgetelo disponetevi su un lato l'impasto di spinaci. Arrotolate su se stesso il foglio e disponetelo in una tortiera partendo dal centro e proseguendo con i fogli successivi a chiocciola.

Cuocete in forno a 180° per 40-45 minuti e servite tiepida o fredda.

Pronti in tavola!

Le informazioni nutrizionali del piatto

#Loveseverin piastra di cottura a induzione

Cucinato da Barbara
Ancora una volta grazie alla Severin per l'iniziativa che mi ha permesso di testare tanti innovativi prodotti! Stavolta, grazie a #Loveseverin, ho provato la piastra di cottura a induzione KP 1071.



Che venga utilizzata come un punto cottura ulteriore nelle nostre cucine, in campeggio, in roulotte o nella casa delle vacanze, la piastra di cottura a induzione Severin ha il grande vantaggio di essere mobile e di poter essere portata ovunque.

Più veloce a riscaldarsi di una piastra in ghisa tradizionale e soprattutto molto più leggera e maneggevole, la piastra di cottura a induzione Severin non ha costi proibitivi, ma il piano di cottura a induzione offre una svariata serie di vantaggi. 




Innanzi tutto la sicurezza: la piastra è completamente fredda se accidentalmente la dimentichiamo accesa e si riscalda solo quando viene messa sopra una pentola. 

Altra caratteristica utile è il timer con spegnimento automatico: è possibile utilizzarlo non solo per garantire che un alimento cuocia troppo a lungo, ma anche per risparmiare energia e proseguire con altre attività.

Con 2000 watt di potenza, la piastra è estremamente potente. La maggior parte delle piastre convenzionali devono accontentarsi di 1.000 o 1.500 watt. E proprio perché la pentola viene riscaldata direttamente, il processo di cottura è ancora più rapido.


Riassumendo, tanti ottimi motivi per avere sempre a portata di mano una KP 1071 Severin:
piano di cottura di ceramica (Ø 21 cm) con rilevamento automatico della pentola
display illuminato
pannello di controllo soft-touch
campo di temperatura 60-240 ° C
timer fino a 180 minuti con segnale acustico e spegnimento automatico
sicurezza termica contro il surriscaldamento
spia luminosa
dimensioni: ( L) 28 (P) 35 (A) 4,2 cm

Palacinche

Cucinato da Barbara
Le palacinche sono delle crêpes un po' più spesse: il loro nome potrebbe derivare secondo alcuni dall’ungherese palacsinta, mentre secondo altri l’origine sarebbe più antica, in quanto la parola scaturirebbe dal latino placentula, poi divenuta palacinka in Croazia, per giungere infine a Trieste, italianizzandosi in palacinca. Io ho realizzato una versione alleggerita, utilizzando Dietor Cuor di Stevia sfuso!


Ingredienti per realizzare 8 palacinche
per l’impasto: 4 uova, 200g farina 00, 10g di Dietor Cuor di Stevia sfuso, 400 ml latte intero, 8 ml di rum o altro liquore (ho optato per il limoncello), burro per cuocere
per il ripieno: 500g fragole, 5 cucchiai succo di limone, 40g Dietor Cuor di Stevia sfuso di e alcune fragole per la decorazione
Amalgamare le uova, la farina, il latte e il limoncello; unire quindi Dietor Cuor di Stevia e mescolare fino ad ottenere un composto omogeneo.
Scaldare una padella antiaderente, versare una noce di burro per non far attaccare l’impasto ed unire un mestolo di composto. Far cuocere a fuoco basso e quando la palacinca è dorata da un lato, girarla con una paletta e farla cuocere dall’altro lato, quindi sistemare la palacinca in un piatto e ripetere l’operazione fino a completo esaurimento degli ingredienti dell’impasto.
In una pentola unire le fragole spezzettate, Dietor Cuor di Stevia ed il succo di limone e far cuocere fino a che le fragole non saranno ridotte in purea.
Per servire, mettere un cucchiaio di ripieno in ogni palacinca, arrotolarla e servirla accompagnata da altra salsa di fragole e da fragole fresche.

Dolce Star Bene con Dietor Cuor di Stevia, ancora più buono, senza aspartame e a zero calorie! La Stevia Rebaudiana Bertoni, chiamata stevia, appartiene alla famiglia delle Asteraceae: è un piccolo arbusto originario del Paraguay e del Brasile dove cresce in maniera spontanea.

La stevia è un’erba che dolcifica senza calorie: nelle sue foglie, infatti, si trovano lo stevioside ed il rebaudioside A (reb A), che hanno un potere dolcificante 300 volte superiore a quello dello zucchero.

La reb A non è assimilata dall’organismo, viene eliminata naturalmente e può essere consumata da tutti, anche dai bambini. Viene sempre più spesso portata all'attenzione del pubblico la necessità che l'alimentazione degli adulti ma anche dei bambini abbia un apporto energetico adeguato, senza esagerare nella quantità e qualità delle calorie introdotte e questo si può fare con una dieta bilanciata che limiti l'assunzione di zuccheri semplici e complessi, grazie a Dietor Cuor di Stevia.

Dietor Cuor di Stevia può essere utilizzato sin dalla prima mattina per dolcificare il nostro caffè, ma anche il latte e cacao dei nostri bambini a colazione o per preparare una sana merenda fatta in casa con ingredienti di prima qualità, da portare a scuola o da spiluccare nel pomeriggio, dato che non favorisce la carie ed è adatto a tutti!

Potrete trovare tante ricette nell’e-book http://dietor.it/concorsi-e-promozioni/scarica-lebook-di-dietor-e-cuor-di-stevia/

Maggiori informazioni sul sito Dietor
Buzzoole

Pesto di cicoria

Cucinato da Barbara
Ho trovato la ricetta per questo pesto sul sito di Claudia, My Ricettarium e pur con delle piccole modifiche (al maritozzo non piace l'uvetta e non avevo formaggio feta in casa) la pasta integrale di grano duro si è rivelata un'ottima scelta per un gustosissimo primo piatto!


300g di cicorietta
½ peperoncino tritato
1 manciata di mandorle con la pelle
4 cucchiai di parmigiano grattugiato
olio extravergine di oliva
sale
1 spicchio di aglio
un paio di pomodorini

Brasate la cicoria tagliata a pezzetti in padella, con olio, aglio e peperoncino tritati, salate e, all’occorrenza, aggiungete un po’ di acqua calda per portarla a cottura.

Tritatatela poi con tutto il resto degli ingredienti ed usatela per condire due porzioni di pasta, preferibilmente integrale, completando con i pomodorini tagliati in dadolata.

Senza volerlo, il nostro piatto è pronto in tavola!
Per riproporlo correttamente ecco come trovare gli ingredienti giusti in Italia.

Yogurt di capra home made per #Loveseverin

Cucinato da Barbara
Continua l'iniziativa #Loveseverin: questo mese ho avuto l'occasione di testare la JG 3525 Yogurtiera con Timer e Spegnimento Automatico Severin.

In questo periodo dell'anno ho a disposizione dell'ottimo latte fresco di capra, quindi non mi sono lasciata sfuggire l'occasione per testare la yogurtiera e realizzare uno yogurt di capra fresco e davvero gustoso.

Realizzarlo è stato davvero un gioco da ragazzi: trattandosi di latte fresco ho seguito le indicazioni del libretto di istruzioni della JG 3525, ho portato cioè un litro di latte di capra alla temperatura di 90°C riscaldandolo su un pentolino e l'ho fatto poi intiepidire, portandolo a 40°C.

Quindi, dopo aver accuratamente lavato e risciacquato le parti in plastica della yogurtiera (essendo il primo utilizzo) ho messo due cucchiaini da caffè di yogurt fresco in ciascun vasetto, riempito con il latte, chiuso con gli appositi coperchi a vite ed avviato l'apparecchio.

Dopo sette ore dall'accensione lo yogurt era pronto, l'ho fatto raffreddare e messo in frigo, per una settimana yogurt di capra home made pronto all'uso.



Nel caso avessi invece utilizzato latte UHT non sarebbe stato necessario riscaldarlo ed intiepidirlo, ma i tempi per realizzare lo yogurt si sarebbero allungati fino a 11 ore: nessun problema, sarebbe bastato impostare il timer ed avrei avuto lo yogurt pronto all'occorrenza.

Nella Yogurtiera JG 3525 è possibile anche utilizzare come starter anche coltura secca al posto dello yogurt fresco: in quel caso per le dosi di latte bisognerà seguire le specifiche indicate sulla confezione del prodotto.

Da oggi non dovrò più acquistare yogurt al supermercato, il prossimo starter sarà lo stesso yogurt realizzato oggi! Gusto davvero buono, simile a quelli acquistati, forse un po' meno cremoso, ma considerato che non ho aggiunto alcun conservante o additivo o panna... sono felicissima del risultato ottenuto! I #Loveseverin !!

Altre recensioni che potrebbero interessarvi:

Pesto di spinaci or Spinach pesto

Cucinato da Barbara
Un pesto invernale, ottimo e veloce condimento per la pasta!



Pochi gli ingredienti per questo pesto, ma di ottima qualità!
400g di foglie di spinaci pulite e lavate
100g di ricotta manteca secca grattugiata
2 spicchi di aglio spellati ed a cui è stata tolta l'anima
50g di pinoli
4 cucchiai olio extravergine d'oliva
all'occorrenza 1-2 cucchiai di acqua di cottura della pasta
peperoncino secco
sale e pepe

Nel mixer o nel frullatore unite tutti gli ingredienti, salvo qualche cucchiaio di ricotta salata ed il peperoncino. Frullare fino a ridurre in purea.

Cuocere 400g di pasta in acqua bollente salata, condire con il pesto e terminare spolverando con la ricotta manteca ed il peperoncino.





Strudel di mele con pasta phillo or Apple Strudel with Filo Dough

Cucinato da Barbara
Realizzare la pasta da strudel è per me un po' troppo complicato, ma con la pasta phillo è tutto più semplice ed il dolce è comunque molto buono! Forse è improprio definirlo uno strudel, ma... tant'è!


Per realizzare un grande strudel con pasta phillo vi occorreranno:
2 cucchiai di uvetta
2 cucchiai di brandy
4 mele renette, sbucciate, detorsolate e tagliate a cubetti
10 noci tritate
2 cucchiai di zucchero
1 cucchiaio di buccia grattugiata di limone
1/2 cucchiaino di cannella

2 cucchiai di burro + 5 cucchiai di pangrattato

2 cucchiai di brandy + 200g di marmellata di albicocche 
10 fogli di pasta phillo
burro fuso per spennellare
zucchero a velo per spolverare

Immergete l'uva passa (già sciacquata in acqua tiepida) nel brandy, per un paio d'ore.
Sgocciolarla e aggiungere mele, noci, zucchero, scorza di limone, cannella.
Mescolare bene e mettere da parte.

In piccola padella, a fuoco medio, sciogliere il burro e aggiungere il pangrattato. Cuocere circa 2 minuti o fino a quando sarà leggermente dorato.

In una pentolina su fuoco basso sciogliere la marmellata di albicocche con il brandy e portare ad ebollizione, per far evaporare l'alcool.

Stendere i primi cinque fogli di phillo, spennellarli con burro fuso e sovrapporli.

Cospargere i fogli con il composto di marmellata poi con il pangrattato, stendere sopra il il composto di mele e arrotolare. Ripetere la procedura per i restanti 5 fogli di phillo.

Cuocere in forno preriscaldato a 180°C per 45-50 minuti o fino a doratura. Una volta raffreddato, spolverare con zucchero a velo.

#Loveseverin TO 2058 forno con funzione aria calda ventilata

Cucinato da Barbara
Dopo il Microonde Severin MW 9722 ed il Pulitore a vapore Hygenius delight, grazie all'iniziativa #Loveseverin ho avuto occasione di testare il forno TO2058, con funzione di aria calda ventilata.




Fondamentale in una cucina avere un piccolo forno per le cotture veloci ho avuto modo di testare ed apprezzare il Severin TO 2058. Con 42 litri di volume utile è un modello dalle dimensioni generose rispetto ai mini forni presenti sul mercato ed in grado di cuocere sia un pollo grande che torte di medie dimensioni.

Naturalmente, la profondità del forno è sufficiente a cuocere una pizza di medie dimensioni, grazie anche alla pietra per pizza del diametro di 29 centimetri fornita insieme al forno.

Ma a parte lo spazio ho trovato che il TO 2058 di Severin vada encomiato per la potenza e le attrezzature fornite. 




Dove altri modelli concorrenti sono un po' esitanti rispetto alle modalità di riscaldamento e cottura, con il Severin TO 2058 ci si rende subito conto di quanto sia rapido (in tutte le sue funzioni) nel riscaldamento, anche grazie ai 1800 watt di potenza, mentre altre marche arrivano a malapena a 1200 watt: si ha la scelta tra riscaldamento superiore e inferiore o con il funzionamento combinato con aria calda ventilata. Per gli appassionati di pollo arrosto vi è un girarrosto, per gli amanti della pizza una pietra di 29 centimetri. 

Con quattro ripiani e una porta che si apre completamente per consentire l'estrazione dei cibi in tutta sicurezza, dispone di timer fino a 120 minuti.



Riepilogando: il forno dispone di un corpo verniciato resistente alle alte temperature, di un interruttore con 4 possibili diverse posizioni (resistenza superiore, resistenza inferiore, resistenza superiore e spiedo oppure resistenze superiore e inferiore con aria calda ventilata), ha un termostato regolabile da un minimo di 60°C  fino ad un massimo di 230°C, un timer 120 minuti con segnale sonoro a fine cottura, una spia luminosa ed ha anche in dotazione uno spiedo girevole per carni e pollame ed una pietra per pizza del diametro di 29 cm. Ha inoltre una griglia e ed una teglia delle dimensioni 38,5 x 31,5 cm, il ripiano è regolabile su 4 posizioni e dispone di un vassoio raccoglibriciole estraibile. Le sue dimensioni esterne sono  (L) 52 x (P) 43 x (A) 36,5 cm.

Marmellata di arance rosse

Cucinato da Barbara
Prima di essere consumata è bene riposi qualche giorno, io però non ho resistito e questa deliziosa marmellata di arance rosse è già stata portata in tavola per accompagnare le nostre colazioni!


L'ho preparata con la macchina del pane Sana Smart Bread Maker risparmiandomi di doverla continuamente tenere d'occhio, ma ovviamente si può realizzare con le solite modalità.

Ingredienti
1kg di arance sbucciate
800g di zucchero semolato fine

Preparazione
Sbucciate le arance, pesatele fino a raggiungere la dose indicata e tagliatele a fettine sottili. Unitele allo zucchero semolato fine nel cestello della macchina Sana Smart Bread Maker ed azionate con il programma marmellate, prevedendo una prima fase di semplice mescolamento a temperatura ambiente e con velocità delle pale al massimo ed una fase successiva di cottura a 180°C per 1h e 20’. Versate la marmellata ancora bollente nei vasetti sterilizzati e teneteli capovolti per creare il sottovuoto. Gustateli entro un'anno dalla realizzazione!



#loveseverin Microonde Severin MW 9722

Cucinato da Barbara
Il nuovo forno a microonde della Severin, modello MW 9722 grill e aria calda, con la griglia integrata e aria calda / convezione, che ho potuto recensione grazie al progetto #loveseverin, si inserisce perfettamente nella mia cucina, è moderno e chic.  Il forno a microonde ha 800 watt di potenza. Dispositivo grill e funzione aria calda offrono ancora 1350 watt.


Con la sua semplice interfaccia e la colorazione argento-nero, il dispositivo si adatta praticamente a qualsiasi interno. Senza fronzoli aggiuntivi collegati, che poi sono difficoltosi da tenere puliti, questo forno a microonde ha la ventilazione posta sul lato sinistro del dispositivo, da tener presente quando si sceglie la sua collocazione.

Posso raccomandare anche di leggere attentamente il manuale d'uso prima del primo utilizzo: vi è anche spiegato come connettere il dispositivo e come sistemarlo perché funzioni idoneamente.

Fondamentalmente tutto è abbastanza semplice: ci sono tre metodi di cottura e anche diversi programmi di cottura. Si può usare come forno a microonde, fondamentalmente per scaldare cibi o bevande, oppure come forno ventilato, per cuocere torte o altro e anche come grill e in più in combinazione grill e aria calda con microonde, che farà quindi risparmiare tempo ed energia.


Le dimensioni del dispositivo lo rendono molto compatto, ma significa anche che l'interno è un po' limitato: il  contenuto del vano di cottura è di circa 20 litri che equivale ad una altezza di 17,5 cm, il diametro del piatto è a soli 24,5 cm. La funzione grill che permette anche di cuocere pizze andrebbe usata con cautela, solo pizze home made potrebbero andare su quel piatto!


La funzione grill funziona comunque molto bene e sono incluse due proprie griglie, a seconda della dimensione e dell'altezza da utilizzare. I tasti individuali per cotture, grigliate o scongelamento sono molto intuitivi, la manopola in basso serve a regolare uno dei 9 diversi programmi automatici di cottura, a seconda di ciò che si desidera preparare.

Interessante anche la funzione di raffreddamento automatico: dopo ogni periodo di funzionamento di due minuti, si attiva la ventola automatica per il raffreddamento che continuerà per tre minuti successivi all'interruzione del programma. Questo accorgimento prolunga la vita utile dell'apparecchio ed ha un consumo molto basso di energia per il funzionamento della ventola


In conclusione cinque stelle per il Severin MW 9722 in cui possiamo utilizzare funzioni combinate, con comodi programmi automatici in memoria ed un'ottima funzione di scongelamento, mentre il timer ci consente di scegliere un'ora precisa a cui far partire il microonde.

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#loveseverin: Pulitore a vapore Hygenius ® delight


Bavarese allo champagne

Cucinato da Barbara


La ricetta è dell'Istituto Superiore Arti Culinarie Etoile, dal libro La pasticceria tradizione ed evoluzione secondo l'Etoile.

Componenti
Bavarese allo champagne
Biscotto classico bagnato con sciroppo allo zucchero e liquore alla vaniglia
Inserimento di gelatina ai frutti di bosco
Frutta fresca
Gelatina rosa come glassatura

Gelatina inserimento ai frutti di bosco
500g di frutti di bosco misti (more, lamponi, fragole e mirtilli), 100g zucchero, 11g di colla di pesce
Mettere a bagno la colla di pesce in acqua fredda. Setacciare la polpa dei frutti di bosco, unire lo zucchero; riscaldare alcuni cucchiai del composto e sciogliervi la colla di pesce. Unire al resto del composto e versare in stampi più piccoli di quello che verrà usato per montare la torta. Lasciar rapprendere in frigo per una notte.


Biscotto classico
200g tuorli, 100g+150g zucchero, 200g farina 00, 50g fecola, 300g albumi
Montare i tuorli con 100g di zucchero; montare anche gli albumi, unendo i restanti 150g di zucchero. Setacciare la farina ed unirla ai tuorli montati, infine inserire gli albumi pure montati e cuocere a 220°C in forno statico per circa 25-30'.
Sfornare, lasciar raffreddare e tagliare due dischi, uno dello stesso diametro che verrà usato per montare la torta, l'altro leggermente più piccolo.

Bavarese allo champagne
185g di champagne, 175g zucchero, 100g tuorli, 15g colla di pesce, 500g panna fresca
Battere i tuorli con lo zucchero, versare lo champagne bollente e cuocere a 85°C a bagnomaria. Aggiungere la colla di pesce precedentemente ammollata in acqua fredda e lasciar raffreddare a temperatura ambiente. Aggiungere infine la panna poco montata.



Montaggio del dolce

Disporre sul fondo di una tortiera da 32cm di diametro e dal bordo apribile della pellicola alimentare. Rivestire il bordo con acetato, facendo in modo di "alzare" la fascia dell'anello di ulteriori 3-4 cm. Inserire quindi uno strato di biscotto classico. Preparare uno sciroppo sciogliendo a caldo in 100g di acqua 135g di zucchero. A questo composto unire 50g di liquore alla vaniglia ed usarlo in parte per bagnare il biscotto.
Colare quindi la metà della bavarese allo champagne.
Inserire dapprima l'inserto di gelatina ai frutti di bosco, poi il secondo disco di biscotto classico, bagnarlo solo leggermente e colare il resto della bavarese allo champagne.

Decorare con gelatina addizionata di poche gocce di colorante rosso, lasciar rapprendere e unire lamponi. Lasciar raffreddare in frigo per 12 ore. Se invece preferite le monoporzioni, date un'occhiata agli splendidi bicchieri di Giovanna!

Pâté di granchio e gamberi

Cucinato da Barbara
Mi sono innamorata di questa ricetta, letta sul mensile Sale e Pepe del mese di dicembre e l'ho già fatta tre volte, sempre con ottimi risultati!



Per realizzare il pâté di granchio e gamberi vi occorreranno:
180g di code di gamberi sgusciate (crude)
120g di granchio in scatola, ben scolato
1/2 cucchiaino di scorza di limone grattugiata
1 uovo + 2 albumi
0,8 decilitri di panna fresca
erba cipollina
sale e pepe

Tritate nel mixer le code di gamberi crude, unite quindi l'uovo con gli albumi e azionate nuovamente il mixer. Unite la scorza di limone, sale e pepe, la panna ed il granchio e mescolate.

Mettete l'impasto in stampini di silicone (io ho utilizzato lo stampo CUBO in silicone) e cuocete a bagnomaria per 20' a 180°C.

Fate raffreddare e servite il pâté con erba cipollina.

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