Pagnottelle venostane

Cucinato da Barbara
La miglior ricetta che abbia mai provato per questo tipo di pane, è quella che Susanna ha pubblicato nel forum Universo Cucina: provatela, avrete il profumo ed il sapore del Trentino Alto Adige in casa!

200 gr. di farina integrale di frumento, 100 gr. di farina tipo 0, 300 gr. di farina di segale, 25g lievito di birra, un cucchiaino di zucchero, 1/2 cucchiaio di sale, 2 cucchiai di olio, 1 cucchiaino da caffè di trigonella coerulea (detta anche fieno greco), 1 cucchiaio da tavola di semi di finocchio, 1 cucchiaino da dessert di semi di anice, 1 cucchiaio da tavola di semi di cumino, acqua quanto basta ad ottenere un impasto morbido ma che non si attacchi alle mani (ne ho usato circa 500g).
Miscelare le farine ed impastarle a lungo con una parte dell'acqua cui è stato precedentemente sciolto il lievito di birra. Unire man mano tutti gli altri ingredienti fino ad ottenere un impasto piuttosto morbido. Lasciar lievitare in luogo tiepido e lontano da correnti d'aria per almeno un'ora.
Dopo la prima lievitazione lavorare nuovamente l'impasto e nuovamente farlo riposare per 15 minuti, quindi formare delle pagnottelle piuttosto basse. Con questo impasto si ottengono 2 pagnottelle grandi oppure è possibile preparare dei panini del diametro di circa 10 cm ma sempre piuttosto bassi. Io per dosare l'impasto delle pagnottelle più piccole, da disporre vicine in modo da realizzare le "coppie", ho utilizzato un mestolo.
Disporre il pane su una placca foderata di carta forno, cospargere con poca farina integrale sia la base che la superficie del pane e lasciar lievitare ancora per 30'. Cuocere a 200° per circa 30-40 minuti in forno preriscaldato (sotto allo strato di farina il pane dovrà risultare più che dorato).


Anche questa ricetta partecipa alla raccolta di Betty:

Carnevale: Gomitoli di tagliatelle dolci

Cucinato da Barbara

Ho imparato ad apprezzare le tagliatelle dolci grazie ad un'amica emiliana, che mi raccontava come in origine questo dolce fosse preparato con gli stessi ingredienti della pasta, semplicemente spolverata con lo zucchero dopo la frittura. Praticamente se vi avanzavano delle tagliatelle... potevate mangiarle per dolce!


Per realizzare queste golose tagliatelle dolci vi occorreranno:
350 g farina 00
150 g yogurt
100 g zucchero
3 tuorli
1 cucchiaino scarso di lievito in polvere
la buccia di un limone grattugiata
zucchero a velo
sale
olio di semi per friggere


Lavorate nell'impastatrice, munita di frusta a gancio, la farina con i tuorli, lo zucchero, lo yogurt, il lievito, la buccia di limone ed un pizzico di sale. Trasferite poi la pasta su una spianatoia, lavoratela brevemente e fatela riposare coperta per 30'. Tiratela quindi con la macchinetta in sfoglia sottile e realizzate delle tagliatelle, con le quali creerete dei gomitoli che andranno quindi fritti in olio bollente, ben scolati su carta assorbente e quindi spolverati di zucchero a velo. L'alternativa alle tagliatelle, come suggerisce lo speciale Carnevale del 1998 della Cucina Italiana fonte della ricetta, è realizzare delle strisce da annodare e quindi friggere.

Rubatà al rosmarino

Cucinato da Barbara
I Rubatà sono grissini molto particolari, aromatizzati al rosmarino!



Per realizzarli vi occorreranno: 250g farina 00, 10g semolino, 7g lievito di birra, 5g sale, 25g olio extravergine d'oliva, 160g acqua, 10g rosmarino tritato.

Sciogliere il lievito in una parte d'acqua ed unirlo gradatamente alle farine, precedentemente mescolate.

Aggiungere sale, olio ed il resto dell'acqua, poi lavorarlo come insegna Richard Bertinet nel suo libro "Pane" da cui questa ricetta prende spunto, nell'impastatrice con il gancio, per circa 6-7 minuti.

Trasferite l'impasto in una ciotola infarinata, dandogli la forma di una palla e fatelo riposare, coperto con un canovaccio e al riparo da correnti d'aria, per circa un'ora (dipende comunque dalla temperatura della cucina).

Riprendete quindi l'impasto e appiattitelo creando un rettangolo alto circa 2 centimetri. Spolverizzate con il rosmarino tritato (o, se preferite, con sesamo, oppure noci tritate o un trito di olive taggiasche), premendo con le mani per farlo aderire. Piegate un terzo dell'impasto su se stesso verso il centro e poi piegate su se stesso anche il lembo rimanente. Schiacciate nuovamente l'impasto e tagliatelo a strisce di circa 1cm di larghezza.

E siccome in torinese rubatà vuol dire rotolato, tirate e attorcigliate su se stessa ciascuna striscia. Ponete poi i grissini così formati sulla placca antiaderente o foderata da carta forno e lasciateli riposare ancora 30 minuti, prima di infornarli a 200°C per circa 20 minuti.
...